domenica 17 marzo 2019

Storia e origine dei maccheroni, penne e fusilli

Maccheroni, penne, fusilli...conosci la loro storia?? Scoprila insieme a noi!!





MACCHERONI 

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Dal basso Medioevo la pasta secca venne definita genericamente anche con il termine di maccheroni. Quest’ultimo, derivato dal siciliano “maccarruni, proverrebbe da “maccari”, ossia schiacciare, l’azione fatta lavorando la pasta di semola di grano duro. Questo genere di alimento, che a causa dei minuscoli granelli di cui è composta stenta ad amalgamarsi con l’acqua, richiede infatti una lavorazione molto più energica rispetto alla farina di grano tenero. 
Grazie agli scambi commerciali via mare, promossi dalle città marinare italiane, l'uso della pasta essiccata raggiunse presto la Liguria. Qui il grano importato dalla Sicilia veniva lavorato sulle coste dove il clima mite e temperato costituiva garanzia di perfetta essiccazione del prodotto.
Proprio un documento del 1244, conservato presso l’archivio di stato di Genova, troviamo citato per la prima volta il termine “pasta”, utilizzato da un medico che prescrive ad un lanaiolo di eliminare dalla dieta la “pasta lissa”.


PENNE
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L'origine delle penne è da attribuire a Giovanni Battista Capurro, pastaio di San Martino d’Albano, vicino Genova, che riuscì  a brevettare una macchina in grado di tagliare diagonalmente la pasta senza frantumarla. Fino a quel momento l’operazione era svolta a mano, con le forbici, lasciando un segno irregolare e frastagliato sul prodotto finale.
Il formato voleva imitare i pennini in acciaio delle stilografiche. Nelle sue prime versioni questa pasta era colorata, alla maniera medievale, con lo zafferano. Inoltre, nel meridione si diffuse in un formato più lungo (la candela) molto utilizzato per le cene della sera di Natale. In Sicilia, con il nome di maltagliati, si condiscono con un sugo di carne, spezie e cipolle.


FUSILLI
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Furono due emigranti italiani a New York, Guido e Aurelio Tanzi, a mettere a punto proprio nel 1924, la macchina giusta per produrli a regola d’arte: la fusilla. Il foro al centro veniva perfetto e così la spirale attorno.
Gli esperti propendono per l’origine araba: i fusilli erano infatti originariamente chiamati busiata, in Sicilia, e busa, in Sardegna. Prendendo nome dalla canna (bus) con la quale gli arabi realizzavano questa pasta. Utilizzando sempre la tecnica del ferretto (o della canna) nel Quattrocento vengono definiti strangolapreti in molte aree del Sud Italia, dove finisce per radicarsi maggiormente. In Abruzzo li chiamano zufolitti (per la somiglianza con il piffero, detto zufolo), fischietti nel pugliese e lombrichelli nel foggiano.
Il termine fusillo è invece di origine napoletana: in quella regione, infatti, si preparava con un ferro a sezione quadra – realizzato dal fabbro – simile al fuso delle filatrici. Più avanti venne utilizzato anche il ferro da calza come anche i ferri degli ombrelli dismessi.

Fonte: https://www.corrierenazionale.it/2017/04/30/spaghetti-penne-rigatoni-fusilli-la-storia-della-pasta-piu-amata-dagli-italiani/





2 commenti:

  1. Spesso mangiamo senza sapere la storia che sta dietro quel piatto! Reputiamo importante conoscere la storia della pasta, piatto tipico italiano. Continuate ad arricchirci con la vostra conoscenza in cucina...
    Se volete fare un altro tipo di viaggio seguite il nostro blog è https://worldintap.blogspot.com/

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    1. Il team Simposio vi ringrazia. Continuate a seguire il nostro blog, siamo certi di non deludervi!

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